In arrivo domenica 2 giugno al circolo Arci Monamì di Montichiari “fesTEEval”, l’edizione “zero” del nuovo evento dedicato al mondo della t-shirt: piccoli brand, tecniche di stampa e nuove idee creative.
- James Dean
- Debbie Harry
- Marlon Brando
- Elvis Presley
Un’intera giornata, dalle 10.00 alle 22.00, per immergersi in un ambiente creativo dove la t-shirt *e le immagini che la decorano diventano il soggetto principale di incontri, laboratori e stand di vendita di piccoli brand autoprodotti. E, ovviamente, anche il pretesto per gustare un aperitivo e della buona musica targati Monamì!
Questo è fesTEEval, una creatura che nasce dall’incontro di due realtà:
Vanitas, da dieci anni attiva nell’organizzazione di eventi legati al mondo dell’handmade e delle autoproduzioni di abbigliamento ed accessori con il mercato/evento Vanitas’Market, e Monamì live social space, il circolo Arci di Montichiari che ha trasformato l’ex orfanotrofio “Casa serena” in un luogo che vuole essere un «arcipelago» di realtà associative artistiche, culturali e artigianali, che parlano la stessa lingua fra loro costantemente e da vicino.
Un incontro di intenti e passioni: l’amore per il riciclo e il vintage, il design e la grafica, la condivisione di valori non solo artistici ma anche e sopratutto legati all’importanza della diffusione del bello, della cultura, della voglia di stare insieme.
>> SCOPRI L’EVENTO SU FACEBOOK
ISCRIZIONI APERTE!
Per richiedere di partecipare, invia una semplice e-mail di presentazione a info@vanitasonline.com
#fesTEEval #monamilivesocialspace #vanitas
- Bowie, ’80
- Vivienne W., late ’70
- New York Yankees, ’90
- Vivienne W., late ’70
- Vintage ’70
- M.Margiela, anni 2000
- Vintage ’70
- Political ’70
- Yamaha, anni 2000
- Anthrax, ’80
- U.S.ARMY, ’60
- TV, anni 2000
- Adv, ’70
- Iron Maiden, ’80
- MYAR, 2019
- Nasa, ’90
*La t-shirt (o semplicemente tee o maglietta) è un capo in tessuto a maniche corte, girocollo e dal taglio dritto che le conferisce la classica sagoma a forma di “T”.
Un capo d’abbigliamento semplice, comodo e versatile che si è diffuso nel XIX e XX secolo come capo da lavoro per operai e militari, per poi imporsi durante gli anni ’40 e ’50 come un capo di moda vero e proprio, sulla scia degli attori di Hollywood come James Dean.
Fu solo alla fine degli anni ’70 che nacque la T-shirt che conosciamo oggi: colorata, stampata e veicolo di comunicazione artistica o di appartenenza di un certo “gruppo” sociale o politico.
E qui entra in gioco il lavoro di grafici ed illustratori che l’hanno saputa trasformare in un’icona. Democratica, trasversale ed economica.